La Web Tax, introdotta con la legge n. 145 del 30 dicembre 2018, è stata fin dall’inizio oggetto di critiche e dibattiti. Concepita per tassare i ricavi delle imprese digitali attive in Italia, specialmente quelle con una rilevante presenza online, ha mostrato fin dalle prime applicazioni diverse criticità. Studi e analisi di settore hanno evidenziato come questa imposta, se non correttamente calibrata, possa generare effetti controproducenti sull’economia italiana. In particolare, è stata accusata di disincentivare gli investimenti internazionali e di mettere in difficoltà le stesse aziende italiane operanti nel settore digitale.
La proposta di SIRIP intende affrontare queste problematiche attraverso tre principali variazioni:
- Abbassamento della soglia di ricavi: Si propone di ridurre la soglia dei ricavi a 500.000 euro per l’applicazione dell’imposta sui servizi digitali. Questa misura permetterebbe di includere un numero maggiore di imprese nel campo di applicazione dell’imposta, senza però gravare sui soggetti più piccoli. In questo modo, si garantisce un gettito fiscale previsto, ampliando la base imponibile ma tutelando le microimprese.
- Aliquota ridotta per le piccole imprese: Per le imprese con ricavi compresi tra 500.000 e 2 milioni di euro, SIRIP propone di dimezzare l’aliquota dell’imposta rispetto a quella ordinaria. Questa riduzione favorirebbe la competitività e lo sviluppo delle PMI italiane nel settore digitale, permettendo loro di reinvestire maggiormente in innovazione e crescita.
- Aliquota agevolata sulle plusvalenze: Viene suggerita l’introduzione di un’aliquota ridotta del 21% (anziché il 42%) per le plusvalenze realizzate da PMI, purché non superino i 500.000 euro. Questa misura è pensata per agevolare le imprese nelle operazioni di cessione di partecipazioni, facilitando il reperimento di risorse finanziarie da reinvestire nel business.
L’obiettivo principale di queste proposte è promuovere lo sviluppo delle PMI digitali italiane, riconoscendone il ruolo fondamentale nel tessuto economico nazionale. Un carico fiscale più proporzionato alla capacità economica delle imprese consentirebbe di sostenere l’innovazione, l’occupazione e la competitività a livello internazionale.
La proposta di modifica elaborata da SIRIP è disponibile per il download qui, offrendo a tutti gli interessati la possibilità di esaminare nel dettaglio le misure proposte. Invitiamo imprese, professionisti e cittadini a consultare il documento e a partecipare attivamente al dibattito pubblico su un tema di cruciale importanza per il futuro del nostro Paese.
In conclusione, la revisione della Web Tax rappresenta un passaggio fondamentale per sostenere e promuovere il settore digitale italiano. Le misure proposte da SIRIP cercano di trovare un equilibrio tra l’esigenza di generare un adeguato gettito fiscale e quella di non ostacolare lo sviluppo delle imprese. Se adottate, queste modifiche potrebbero segnare un passo significativo verso una politica fiscale più attenta e inclusiva, favorendo la crescita economica e l’innovazione in Italia.
L’Onorevole Alessandro Caramiello ha espresso il suo sostegno alla proposta di SIRIP, sottolineando l’importanza di adattare la normativa fiscale alle esigenze reali delle imprese digitali italiane. Questo il link al video dell’On. Caramiello: https://www.facebook.com/AlessandroCaramiello
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